Il Portico

Il Portico con le sue otto colonne, di imponenti proporzioni per permettere l’ingresso delle carrozze, è di tipica impronta palladiana.
Le pareti sono impreziosite dai reperti romani e dai fregi provenienti dalla tomba dei Dogi Barbarigo, attribuiti a Tullio Lombardo (1488), fra cui lo stemma con il corno dogale. Il monumento funebre (verdi sotto), considerato uno dei capolavori dell’arte funeraria del ‘400, si trovava nella Chiesa di Santa Maria della Carità a Venezia, demolita da Napoleone per ingrandire il Museo dell’Accademia.

Il Portico è stato scelto nel 1904 dal pittore americano Maxwell Parish (1870 – 1966) per illustrare la Villa Valmarana nel libro di Edith Wharton “Italian Villas and Their Gardens”.

La Scuderia

La Scuderia della Villa è un meraviglioso spazio con colonne in marmo rosa che ospitava i cavallini (corti ma alti) dei calessi della Villa.

Quando la famiglia di Giustino  si trasferì in Foresteria (dal 1921) era la sala da Tè della Contessa Amalia, sua moglie. In seguito divenne lo Studio di Carlo Scarpa (che abitava al piano di sopra) negli anni prima della sua morte avvenuta nel 1978.